Ce ne saranno ancora di ristoratori in grado di raccontare più di cinquant’anni di storia gastronomica italiana? La famiglia Maccanti è in grado di farlo, con il capostipite Achille che ha iniziato a lavorare nel ristorante di famiglia, a Porto Garibaldi, nel 1957: si chiamava “Fortuna”, nome beneaugurante per un’attività che si rivela davvero con il vento in poppa. Secondo passaggio fu quello del Miramare, nel 1960, terzo passaggio nel 1964 al Centrale, dove la madre, in cucina, viene affiancata dalle due giovani nuore…a pensarci oggi la cosa ha del miracoloso..Nel 1964 le strade si dividono e Achille, con la moglie Francesca e i genitori si trasferisce a San Lazzaro di Savena dove apre il primo Sambuco..torna ad aprirlo a Porto Garibaldi ed infine, nel 1992, l’approdo, è il caso di dirlo, a Milano. Sarà che la moglie ha avuto origine in famiglia circense, certo che non è certo spaventata di cambiare sede in continuazione ed affrontare una città come Milano. E dopo vent’anni a Milano, ecco arrivare nel salotto buono della città, in via Montenapoleone, con il bàcaro nome veneziano ma cucina nazionale, aperto solo a pranzo, la sera su prenotazione di gruppi- SI entra in una sorta di piccola corte, si può mangiare all’esterno, anche d’inverno, essendo in realtà coperto, o in una delle salette arredate con gusto francese, sorta di bistrot postmoderno. Ci si trova il baccalà mantecato, così come gli spaghetti alla ventresca di tonno con pomodoro e prezzemolo, la tartare di fassona piemontese o un’imperdibile testina di vitello bollita con le salse. Piatti che possono cambiare anche giornalmente, ma sempre caratterizzati da gusti precisi. Per i golosi, il gelato al caramello è un finale degno di chi ama l’opulenza. Carta dei vini interessante per un locale aperto solo a pranzo. Servizio affettuoso e cortese.
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