La pioggia che cade insistente fa capire che “l’estate sta finendo” (cit:Righeira) e che il contest sull’insalata di riso abbiamo fatto bene a farlo lunedì 11 settembre, all’aperto, con il tempo che ci ha risparmiato, in una Firenze caotica come non mai. La cronaca dell’assaggio delle insalate finaliste la trovate qui, visto che Marco Gemelli, essendo in giuria, ha avuto modo di assaggiarle e giudicarle tutte. Io voglio raccontare invece la genesi e quelli che saranno gli sviluppi futuri. Tutto parte il 15 luglio con un articolo , scritto su questo blog, dove lancio la mia intemerata sull’insalata di riso, che propongo di abolire. Santi Numi! Assisto ad una levata di scudi che mi fa pensare che sia giusto fornire una possibilità a chi afferma che ci può essere un futuro nell’insalata di riso e quindi nasce l’idea del contest #IDR2017. Chiaro che non posso essere io a giudicare i concorrenti, sono troppo di parte, meglio formare un “parterre de rois”, composto da tanti chef che accettano l’idea di giudicare un piatto inesistente nei loro locali. Accettano la sfida Matteo Boglione, Simone Cipriani, Marco Stabile, Cristiano Tomei, (anche se poi si è dato alla latitanza, causa una Firenze inospitale :-)in rigoroso ordine alfabetico, e Sabrina Somigli, l’outsider. Trovo a darmi una mano i titolari de La Buoneria e la Ruffino, e Fiamma Folli quindi si riesce ad organizzare il tutto.
COSA HO APPREZZATO
Lo sforzo di tanti nell’applicarsi e trovare il tempo e la voglia per elaborare insalate di riso diverse dal solito. Quelli che hanno trovato il tempo per venire da altre città e passare un pomeriggio direi fuori dalle righe. Lo spirito dei partecipanti, che si sono messi in gioco in maniera lieve ma competitiva. L’atmosfera che si è creata, e che ha permesso di svolgere il tutto avendo voglia di rimanere e non scappare. I video dei giudici che sono stati divertenti e allettanti
COSA HO VOGLIA DI FARE
Ricevere suggerimenti da chi ha partecipato per migliorare . Creare per il 2018 un contest estremamente “Popolare”, da fare al mercato o in piazza. Formare una giuria popolare. Dare un tema specifico ai partecipanti. Far assaggiare anche il pubblico. Creare un libro per l’occasione
Ma per il 2018 è già tempo di lavorare!!
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