Molti anni fa, quando frequentavo i corsi per sommelier, una delle prime regole che venivano insegnate era quella che i carciofi non potevano avere nessun abbinamento con il vino; il motivo è relativo al contenuto in tannini dell’ortaggio che, incontrandosi con i tannini presenti nel vino rosso, o esaltati dalla fresca acidità di un vino bianco, darebbero luogo ad una sensazione estremamente astringente e di conseguenza sgradevole. All’epoca era comunque considerato un matrimonio impossibile anche quello tra vino e cioccolato, improponibile vino e gelato, eppure oggi si leggono articoli che spiegano con dettagli come effettuare tali liaisons. Invece,per quanto riguarda il carciofo, la regola è perfettamente valida, solo però se si tratta di prodotti crudi: una volta cotti, i carciofi prendono un sapore delicato, tendente al dolce, senza aggressività tannica che li permette poi di essere accompagnati dal vino appropriato, anche un rosso volendo, senza tannini, come la Lacrima di Morro d’Alba! E poi, per un appassionato, pasteggiare senza vino è francamente difficile, quindi un abbinamento lo si trova sempre!
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