L’esempio più classico della cucina dello scapolo ( o single come si direbbe adesso): chi non sa cucinare un piatto di spaghetti aglio e olio? Dove stanno le difficoltà nel preparare uno dei condimenti più semplici? Eppure, eppure capita troppo spesso di mangiare piatti non conditi ma semplicemente unti, insapori,con aglio bruciato, ecc. Partiamo dal presupposto che la materia prima è di ottima qualità: spaghetti di un pastificio artigianale,  aglio DOP di Voghiera(FE), olio DOP di..dove vi pare, sale di Cervia ( e qui esagero un po’, lo so) e ci fermiamo. Cottura della pasta in un litro di acqua ogni ettogrammo, nel mentre l’olio si scalda in padella, l’aglio viene dapprima pelato e poi schiacciato e fatto crogiolare lentamente, senza farlo scurire. La pasta è quasi cotta, ma intanto salo leggermente l’olio, ci verso gli spaghetti e faccio terminare la cottura. A mio avviso il sale nell’olio dà il tocco in più. Varianti, o meglio, aggiunte: peperoncino, prezzemolo, pepe. Da bandire qualunque tipo di formaggio, sia esso pecorino, parmigiano o chicchessia. Chi è d’accordo?

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