Smoking perfetto, capello dalla divisa impeccaboile sorriso da napoletano simpatico e gioviale: flashback anni ’90, sei all’Enoteca Pinchiorri , in sala ti occupi di vino, la tua passione, anche se la cucina ti prende in maniera decisa. Bella carriera che prosegue in provincia, poi torni in città, questa volta diventi un imprenditore della ristorazione inizi a gestiore locali, ti vedo con la giacca da cuoco ed era per me uno spettacolo inconsueto. Ti dimostri imprenditore efficace, ti butti nelle avventure a capofitto, talvolta sei anche troppo irruento ma sai navigare bene. Mi colpisce la tua capacità di dialogo con tutti: lo confesso , non ne sono così capace: scorro le tue foto, riesci a stare bene con persone assolutamente diverse, ma è la leggerezza che non è superficialità,  con la quale affronti le cose che diventa un grimaldello per aprire ogni porta. per far diventare un sorriso le labbra serrate.Poi arriva lui, il tumore, che lo chiami per nome, lo affronti, decidi di non nasconderlo e non nasconderti.  Cerchi gli aspetti positivi della cosa, parli della tua malattia con semplicità. Sui capelli ci scherzi sopra, “oramai sono in pochi ad averli alla mia età” ed il basco diventa il tuo segno rappresentativo; la chemioterapia ti affatica ma  ti vede sempre pronto ad affrontarla, e ti spieghi, e la racconti, ma poi parli di cosa succede, sei al Mercato Centrale a fare lezione, ti incontro in tante manifestazioni. Certo lo dici che il male si è riaffacciato, che i valori non sono positivi come quando ti eri ripreso, ma spieghi che la battaglia è lunga, che la si deve affrontare con pazienza e tenacia. E l’incontro a mangiare la pizza,e la polpetterioa che avevi già provato e che io dovevavo ancora testatre e che mi consigliavi di visitare. “Grazie Gennaro, senti poi mi vieni a fare un cooking show alla prossima manifestazione? ” E come no, volentieri, dimmelo che mi diverto, lo sai”. “Dai ti chiamo”. Tanto Gennaro c’è, alla prossima vediamo se fa un piatto napoletano…non ci sarà una prossima volta, Gennaro, ma grazie per quello che ci hai lasciato, per la tua levità, il tuo sorriso. Magari riesco a salutare la prossima volta i tuoi amici che non sono i miei o forse no, ma certo il tuo fare sia da esempio a tutti Credits Photo Alessandro Galloni

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