Mangiare a scuola evoca a volte ricordi terribili: da parte mia, la mensa delle elementari ha impedito di provare, per anni, specialità come bollito e stufato, preparati francamente senza grande amore da parte delle signore che si affaccendavano tra i fornelli. Ed anche del purè non avevo ricordi superlativi, meno male che poi rimediava mia madre con una fantastica versione dove la panna sostituiva il latte. Sono anni che si sta parlando di aprire le scuole alberghiere al pubblico, per meglio organizzare le esercitazioni degli alunni e trovare un mezzo per autofinanziarsi: alcune di esse ce l’hanno fatta, con grandi limitazioni di orario e menu obbligato, ma sono una minoranza. Quando si tratta di scuole private le decisioni sono più semplici da prendere: a Firenze l’istituto fondato da Gabriella Ganugi è diventata una fondazione articolata su più sedi, dove si insegnano materie diverse, ma la scuola di cucina ha un’importanza notevole, ed il ristorante ha trovato oggi una sua precisa collocazione. Siamo vicini al mercato di Sant’Ambrogio, si entra suonando un campanello, e ci si trova inseriti in un ambiente gradevole, arredato con mobili dai colori chiari, con divanetti e sedie: il personale parla praticamente inglese, ad eccezione del responsabile di sala e di quello di cucina, qui nella doppia funzione di professionisti del settore e insegnanti. Il menu cambia secondo le scelte fatte da un punto di vista didattico, al momento sono di scena le cucine del mondo. A pranzo sono disponibili i “bocconi” sorta di antipasti, che si trovano anche durante il pomeriggio a 3,50 euro. Poi le portate principali, proposte a 7 euro: la sera si può fare anche un menu degustazione a 28 euro, di 5 portate, comprensivo di abbinamento cibo vino. I prezzi sono dunque un valore aggiunto: se poi si guarda la carta dei vini, la voglia è quella di prendere la bottiglia più che il bicchiere, considerando il valore qualità prezzo.

Amuse BoucheLa partenza può essere una Caesar Salad, un grande classico: nel mio caso, l’insalata era un po’ troppa e umida e diluiva il sapore dato dal condimento meglio il Pulled pork, stracotto di maiale, condito con senape al miele e insalata di cavolo crudo, saporito e gustoso. Nei secondi, scelta ampia e variegata: per la British India, fresche  e profumate le lenticchie al limone servite con pulao ovvero riso basmati, aromatizzato con zafferano, chiodi di garofano, cardamomo, raita di zenzero e mela, accompagnato da un bicchiere di te Earl Grey: Invece , per le Mauritius, stufato di polpo ai peperoni rossi, limone e paprika forte servito con riso al vapore profumato all’aglio. Nell’insieme, corretto, magari il polpo un po’ tenace e poco caratterizzato, però  di intrigante personalità. Volendo, l’omaggio all’Argentina, cioè il manzo grigliato con salsa chimichurri, verdure grigliate ed insalata, ha il suo ottimo carattere gustativo. Si  chiude con scelta fra tre dolci estremamente golosi, a 3,50 euro: prova riuscita con il Moka Gateau, torta al caffè, ganache al caffè, crema inglese alla vaniglia, panna montata al cardamomo. Il servizio non è impostato, risulta attento, grazie alla supervisione del professore: E’ un piacevole stare, in una città troppo spessa in preda all’affanno, un’isola felice dove riposare la mente oltre che lo spirito.

GANZO SCHOOL RESTAURANT

Via de Macci, 85r
50122 Firenze Aperto dal Lunedì al Sabato
Orario: 12:00am – 12:00pm
tel/fax: 055-241076
info@ganzoflorence.it

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