Al limite tra Mugello e Val di Sieve, proprio sopra la confluenza del torrente Comano e della Sieve, in una sorta di pianoro in quota si trova il piccolo borgo di Frascole, di origine medievale, ma che sorge su costruzioni preesistenti di epoca romana e etrusca.

E che lassù la vite ci cresceva bene lo sapevano ben prima dell’arrivo di Enrico Lippi, il proprietario dell’azienda. Gli scavi archeologici del borgo di Frascole, rivelano una importante fortificazione etrusca sulla antica via che portava al Casentino e una viticoltura fiorente. In una delle attuali vigne della tenuta di Frascole fu rinvenuta, nel secolo scorso, una bellissima stele funeraria del VI secolo avanti cristo.

Fare vino a Frascole. Ma quanto vi piace questo lavoro? 

“Io e mia moglie Elisa siamo nati entrambi di Dicomano, e siamo entrambi laureati in scienze agrarie, quando il corso di enologia ancora non esisteva a Firenze,- sottolinea ridendo Enrico.- Erano i primi anni Novanta, cercavamo un bel posto dove abitare e non abbiamo dovuto spostarci poi tanto. Frascole ci ha letteralmente stregato. La tenuta era in uno stato di abbandono, ma era bella lo stesso”.

In effetti siamo a pochi passi dall’abitato di Dicomano, ma la ripida stradina che porta a oltre 400 m slm in meno di un chilometro, porta altresì in un luogo totalmente diverso rispetto alla valle della Sieve. Siamo in alto, una sorta di tetto del Chianti Rufina, lontani dalla nebbia del fondovalle, un luogo asciutto e ventilato esposto a solatio. “La scelta di convertire l’azienda a regime biologico è stata per noi una scelta “facile”, commenta Enrico, l’ambiente lo permetteva ed è stato un percorso naturale, tanto per restare in tema!”

Non è solo il territorio e la profonda conoscenza di Enrico dei suoi terreni e delle condizioni climatiche cui sono soggetti. A Frascole c’è la mano di un grande interprete dell’uva come Federico Staderini. Ecco la formula segreta della bellezza dei vini di Frascole, che non si rivela solo nel sangiovese, principe incontrastato della Rufina, ma anche in un curioso merlot e nei bei trebbiani  In Albis e In Albis sulle bucce.

Ma raccontami di un merlot nel Chianti Rufina a 400 metri di altezza..

“È una vigna che risale al 1998, piantata all’epoca dei primi rinnovi del Sangiovese in azienda. E’ stata una scelta data dalla curiosità di provare nelle aree più fredde dell’azienda un vitigno così atipico in questi territori. Poi diciamocelo, in quegli anni se non avevi un po’ di merlot non eri alla moda o al passo coi tempi! Lo abbiamo piantato e lo abbiamo seguito; all’inizio abbiamo avuto difficoltà a trovare la quadra, poi abbiamo imparato a conoscerlo e a saperlo prendere per il verso giusto e nel 2008 siamo usciti con il primo Limine in purezza. Ed è un merlot che non primeggia sul terroir con la sua esuberanza, è molto territoriale, insomma un merlot “frascoleggiante”: a tratti timido, fresco e di bella beva”.

Qualche anno fa, alcune lavorazioni in vigna tra i filari di Sangiovese, hanno portato alla luce i resti di una casa di epoca romana: ogni bicchiere di Frascole è anche un sorso di storia da gustare.

 

Vini in degustazione

Limine Merlot 2010

Frascole Chianti Rufina  DOCG 2015

Frascole Chianti Rufina Riserva DOCG 2013

 

Azienda Agricola Frascole, loc. Frascole 27/A  Dicomano FI, 0558386340 http://www.frascole.it

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