Articolo apparso oggi su l’edizione toscana de l’Unità

Metti un premio Nobel a dipingere, lascialo da solo a elaborare il suo pensiero creativo, ed ecco pronta, per il piacere degli appassionati di arte e del buon bere, un’etichetta di vino da ricordare: questa volta è stato il turno di Dario Fo a realizzare l’etichetta artistica e la carta seta, per l’annata 2010 del Chianti Classico “Casanuova di Nittardi”, prodotto nell’azienda Nittardi, di proprietà di Peter Femfert e della moglie Stefania Canali. Dopo Günter Grass, quindi, un altro Premio Nobel per la Letteratura, coinvolto in questa iniziatva e lo fa in un’occasione davvero speciale per l’azienda: il trentennale della collezione artistica Nittardi, che raccoglie 60 opere originali firmate, ogni anno, dal 1981, anno della fondazione, dai più grandi nomi dell’arte moderna e contemporanea.L’opera di Dario Fo richiama il mondo del vino fin dal titolo “Alla fine della raccolta”, con una scena che rappresenta una giornata di raccolta, quando ci si gode il meritato riposo, raccontando seduti le storie di tante vendemmie. Una pittura che si fa apprezzare per le tinte forti e per il suo contrasto: si parte da uno sfondo rosso, dove Dario Fo mette in primo piano i grappoli d’uva e le persone, le due variabili più importanti di tutte le realtà vitivinicole. Parlando dell’opera dell’artista, i proprietari affermano: “Dario Fo ha messo insieme in quest’etichetta per Nittardi il cielo e la terra, ha creato un nuovo firmamento dove i grappoli d’uva brillano lì in alto come le stelle.”Per festeggiare il trentennale delle etichette, l’azienda ha preparato un catalogo che racchiude le 30 etichette artistiche e le 30 carte seta, che vengono utilizzate per avvolgere le bottiglie : un totale di 60 opere, firmate dai più grandi nomi dell’arte moderna e contemporanea, tra cui Yoko Ono, Igor Mitoraj, Emilio Tadinii e Mimmo Paladino. Si riconferma quindi come omaggio a Michelangelo Buonarroti, il più illustre proprietario di Nittardi, il profondo legame che unisce la Fattoria con il mondo dell’arte, fatto senza stare dietro a mode effimere ma per esaltare il ruolo del vino in un ambito culturale sempre più elevato.

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