Anche a non volere gli anni passano e i ricordi che affiorano sono sempre quelli positivi e che fanno sorridere. In campo professionale mi rendo conto di aver vissuto un’epoca ovviamente diversa da quella attuale, e nelle cucine si vedevano cose che fortunatamente oggi non è più possibile osservare.

miseria e nobiltàSenza vole fare l’emulo di Anthony Bourdain, devo dire che di cose strane ne ho viste in cucina, ad un’età nella quale oggi non è permesso di lavorare. Ricordi di scuola dove ti imponevano in segreteria, senza fare troppe storie, di accettare posti per la stagione senza andare troppo per il sottile. il primo locale sul mare, gestione di un personaggio dimostratosi poi non esattamente specchiato, essendo stato arrestato durante la stagione, si dormiva in una baracca con letti a castello in nove. Fortunatamente andata bene, scappato dopo un mese, avendo salva la pelle e i soldi. Ma a parte questi aspetti meno divertenti, ci sono ricordi più singolari.

camerieri Al quarto anno vado a lavorare in albergo colline dintorni di Firenze:  fortunatamente(per me intendo) i clienti mangiano tutto alla stessa ora con il piacevole suono della campanella che li richiama a tavola. Menu fisso salvo rare eccezioni(pasta in bianco o al pomodoro al posto del ragù, per esempio). cuocio la pasta e la scolo, la metto in teglia, l’aiuto cuoca si fa portare una bacinella con acqua fredda e ghiaccio e non ne capisco il motivo. Arrivo dotato di romaiolo, forchettone e quant’altro, lei mi chiede a cosa mi servono, la guardo stupita, parte il servizio: la mano nuda nell’acqua gelata, poi a prendere la pasta da mettere direttamente nel piatto..la salsa andava sopra successivamente! In quella stagione sono dimagrito 7 chili…

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