L’odore lo attirava in maniera quasi animalesca..più che odore il profumo, intenso, vivace, quanto mai variegato. Inutile far finta di niente, la mente tornava sempre lì..in estate poi il desiderio diventava insopportabile, e il mischiarsi degli umori, sudore a saliva, in un crescendo di sensazioni decisamente avvincenti, lo tormentava. Sapeva che non poteva abusarne, che doveva riuscire a frenarsi in tempo ma gli sforzi prodotti non portavano allo scopo: s’ allontanava ed era sempre attorno. Lo stomaco si stringeva dal desiderio, le labbra inaridite avevano bisogno di essere umettate in continuazione con la lingua, si trattava di passione allo stato puro. C’era qualcosa di sbagliato in una volontà che si manifestava quando non doveva, capiva i risultati nefasti nel volersi abbandonare ad un godimento assoluto e prolungato, ma la passione superava ogni sua resistenza e quindi, arrivato al dunque, raggiungeva l’orgasmo quando, seduto, si gustava in beatitudine la trippa al sugo con fagioli in piena estate..

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