Siamo nel Mugello, a due passi dal castello di Cafaggiolo, grande incompreso del territorio: dovrebbe diventare un resort bellissimo, ospitare chi vuole giocare a polo, sport notoriamente nazionalpopolare, o a golf ma per ora è lì. Venendo da Firenze, il ristorante si trova sulla strada, con tanto di parcheggio riservato. Una volta entrati, colpisce l’arredamento, in legno, che lo fa assomigliare ad una sorta di rifugio di montagna: tavoli apparecchiati con tovagliette su mattonelline di porcellana, molto gradevole l’insieme. Una sala più spaziosa si apre dopo quella che ospita il bancone del bar e la cassa. Il cameriere incute un lieve timore, alla vista,per uno strano marchingegno all’orecchio, che dovrebbe servire per comunicare con la cucina, però è gentilissimo e molto professionale, con un tono di voce tranquillizzante. Nell’attesa, una volta portata la carta, vengono portate delle crocchette di riso, peccato che sia quella goccia di glassa balsamica, presente anche in molti altri piatti, che sta diventando oramai come una volta il prezzemolo. La partenza con il fritto misto di verdure con salsa tartara è goloso: leggero il fritto, saporita la salsa, adatto per chi ama prendere di petto la giornata. Altrimenti, sformatino di funghi con chips di barbabietole rosse su fonduta, ben eseguito, gustoso, con solo il sapore dei funghi coperto appena dal formaggio. Buono il risotto con radicchio e blu del Mugello con cialda di parmigiano, molto avvolgente al gusto, bella l’idea della faraona con cipolla sformato di scarola, tartare di olive nere, da equilibrare nei sapori. Scelta di dolci classica. Carta dei vini incentrata sui vini rossi, poche referenze di bianchi e bollicine, ricarichi nella media, possibilità di ordinare anche al bicchiere. sui 35 40 euro per tre portate. Se ci venite in occasione dei saldi(l’outlet di Barberino è a due passi) o per il gran premio di moto prenotate!

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