..annosa questione quella delle gelateria fiorentine. Qui trovate l’articolo scritto per “Il Firenze” di ieri
Per capire quanto è importante il gelato per i fiorentini, basterebbe fare un giro sul blog di Elena Farinelli, dove si discute su Firenze e dintorni, per capire come le persone abbiano idee ben precise, spesso completamente discordanti, sui gelatai fiorentini. A nessuno viene mai il dubbio di sbagliare, tutti sono convinti dell’assoluta qualità degli ingredienti e delle materie prime utilizzate, e le tesi sostenute raggiungono toni passionali da tifosi di squadra di calcio. In una cosa però, in tanti sono d’accordo: al bando le gelaterie con il prodotto che straripa dalle vaschette, scena che si osserva soprattutto nei locali del centro storico. Cercando di fare ordine e dare un senso al tour del gelato, partiamo dagli storici, quelli che sono sulla piazza da più tempo: Il più famoso è “Vivoli”, in Via Isole delle Stinche, che produce gelato dal 1930. La sua fama deriva soprattutto dal riso ma anche gli altri gusti non sono da meno. In via de’Tavolini, a due passi da Via Calzaioli, si trova ”Perché no!”, un luogo frequentato da tanti turisti, ma che anche i fiorentini non disdegnano, quando passeggiano in centro. Ha aperto da poco una succursale “Cavini”, negozio storico di piazza delle Cure: il suo gelato si trova oggi anche in Via Maragliano. Un’altra gelatria che ha aperto da poco una succursale in Viale Mazzini è “Baroncini”, che prosegue la vendita nella sede storica di via Celso. Il “Badiani” in viale dei Mille deve la sua fama soprattutto al gusto Buontalenti, intitolato all’architetto fiorentino. Un concorso del 1979 vide trionfare la gelateria che dopo trent’anni continua a produrlo come allora. Parlando di gelaterie nate in tempi recenti, riscuote un incredibile successo “Carabè” in via Ricasoli, che ha fatto conoscere ai fiorentini il vero gusto della frutta e la granita siciliana. Molto amata per i differenti gusti al cioccolato è la “Gelateria de’Medici” in via dello Statuto. “Grom” è una catena di negozi sparsa in tutta Italia che a Firenze ha aperto in via del Campanile angolo via delle Oche: grande successo mediatico, dovuto anche all’utilizzo di ingredienti dei presidi Slow Food, ma le basi arrivano tutte dalla sede centrale, il che lascia qualche dubbio sul concetto di gelato artigianale. Grande successo di pubblico comunque. Malgrado l’ampliamento, ci vuole sempre il numerino, in certi momenti, per prendere il gelato a “Il Sorriso” di via del Paradiso, dove si trova una eccellente torta di yogurt. Non lontano, la gelateria “Caminia” in Viale Giannotti angolo via Bocchi conquista il favore dei più piccoli. Buoni i mignon e i semifreddi. Si respira aria di passato recandosi al “Pinguino” in via Quintino Sella, dove non sono da mancare i cannoncini ripieni di gelato e con il cioccolato alle estremità. Anche il “Ciolli” in via Gabriele D’Annunzio, fa tanto latteria del passato, con i gelati riposti nei vecchi contenitori chiamate carapine. Sarà per questo che una gelateria aperta da pochi giorni,”Carapina” in piazza Oberdan ha scelto questo nome. I golosi dei gusti pannosi si fermano da “Antardide” in via Mariti mentre ha un pubblico di habitués “Papilla” in via Masaccio. Ancora sud alla Fortezza da Basso dove si trova “Re del Gelato”. Ancora da segnalare, infine la gelateria del ponte alla Carraia e la storica “Veneta” in piazza Beccarla.
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