Adoro Parigi, oramai lo sa anche il gatto, è una città che non finisce mai di stupirmi..gli anni giovanili di guida a Notre Dame non si dimenticano..che dire allora quando leggi di un’iniziativa comequella raccontata da “Repubblica” dal titolo evocativo come le”Diner en Blanc”, cena in bianco dove tutti si portano tutto da casa, tavolo, sedie, cibo, champagne ma tutti vestiti rigorosamente di bianco, mi sdilinquisco. E comincio a pensare che magari, in estate, potremmo tirare su qualcosa di simile a Firenze e dintorni. Il colore da bianco può diventare azzurro per la tranquillità, o rosso s si vuole passione, ma metti che storia nel riuscire a fare accomodare un po’ di persone per una cena all’aperto senza obbligo di cucinare al momento, tutti pronti a scambiarsi il cibo, come quando siamo a fare un pic nic tra famiglie amiche..insomma “stasera l’aria è fresca, potrebbero venirmi dei pensieri..più dolci del vino che bevi.:”cantava mille anni fa Goran Kuzminac e mi sa che stasera ci inizio a pensare,,
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