Anche se il comune è quello di Capannori, la vicinanza con Lucca lo rende più che accessibile agli abitanti della città toscana. Parlare solo di ristorante appare limitativo, il progetto è ampio e circostanziato, comprende anche gli aspetti culturali: trovare oggi in Italia qualcuno disposto a costruire ancora un teatro ex novo non è cosa di tutti i giorni. Ecco quindi che attorno al ristorante fioriscono tutta una serie di attività culturali: in estate si mangia in una deliziosa pedana all’aperto, in mezzo ad un parco, altrimenti all’interno in una sala calda ed accogliente. La formula è giovane: si può venire dopo un cinema o prima di uscire, mangiando i “cicchetti”, che possono essere una fetta d mortadella al tartufo, il girello affumicato, come il tortino di broccoli e zucca in stagione o quello di formaggi assortiti. Tra i primi, insolite le caserecce con ragù di pernice rossa e sapide le fettuccine con ragù di cinta. Ben eseguito il baccalà mantecato, gustoso il coniglio disossato ripieno di uova, pancetta e bietola. Servizio molto attento e cortese, carta dei vini con etichette non comuni. Sui 30 euro per tre portate escluso vini
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