Il ristorante è celebratissimo, nella Versilia ricca: accanto ai milanese, abituali frequentatori, ora sono i russi che la fanno da padrone. E si sa, loro i conti li guardano a malapena. Sono la famosa “bella gente”. Se parlate con un albergatore, ristoratore, barman o chi vi pare, con questa espressione si indica”quello che spende senza problemi”: che poi sia educato o di bella presenza, il fatto è secondario, l’importante è che la carta di credito sia oro, platino o meglio ancora “black”. In questo ambiente è chiaro che il cliente italiano venga vissuto quasi come un fastidio. Tralascio in questo caso, di raccontare l’esperienza per soffermarmi sul conto: mi arriva quello sbagliato, destinato ad una coppia, dove viene conteggiata la voce servizio, che nel menu era indicata come compreso. E poi, quella voce di due bicchieri di vino, assomiglia tanto all’aperitivo “offerto” che poi uno si trova messo in conto. In tutto questo, quello che dà più noia è la malafede, che rovina il lavoro dei ristoratori onesti..ma forse in questi paradisi da ricchi è giusto così–o no?
I commenti sono chiusi