Ora che vanno tanto di moda i detective appassionati di cibo, mi viene in mente Pepe Carvalho, l’investigatore uscito dalla mente fervida di Manuel Vazquez Montalban, e il libro a lui dedicato, “Le ricette di Pepe Carvalho”.
E’ un testo nel quale vengono elencate una serie di ricette assolutamente grasse, sbilanciate negli ingredienti, con eccesso di fritture e cotture in olio e burro, ma indubbiamente allettanti, tanto che diventano appassionanti . Qualcuno le accusa di essere state causa della morte, avvenuta nel 2003 a Bangkok per infarto. una morte che poteva essere solo immaginata e scritta da un personaggio come lui. Su queste ricette però l’ispirazione arriva da un altro libro , la raccolta definita “Ricette immorali”. Cibo da mangiare prima e dopo fatto l’amore (vista la pesantezza consiglierei prima o molto dopo) ma così tecnicamente sbagliato nell’elencazione delle ricette che fa tenerezza. Sono passati 18 anni dalla sua morte e ancora mi colpisce come abbia ispirato in maniera così profonda buona parte della letteratura moderna tra saggi ma anche , rimanendo nel settore gialli, la fortuna che ha infuso a Camilleri con il personaggio direttamente ispirato a lui, il commissario Montalbano. Le ricette vanno fatte, provate e mangiate così come sono: anche l’obnubilamento da digestione pesante fa parte del gioco
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