Ogni artista ha la sua musa ispiratrice, per Clet, pittore bretone di stanza a Firenze, in questo caso è stata la sua assistente, Janine, che ha contribuito alla creazione del suo “fiasco d’artista”! Fuori dagli schemi l’iniziativa della Ruffino, che prima ricolloca il fiasco tra i contenitori da vino importanti, conservandone le forme e rinnovandone i materiali, poi lo fa rivestire ad un creativo che non è uomo di marketing o pubblicità, bensì, fautore di una street art moderna, assolutamente viva ed attuale. Clet decide di trasferirsi a Firenze a partire dal 2005 ed  stato l’unico rappresentante di arte contemporanea che è riuscito, in un panorama di assoluta imagespiattezza artistica della città nei confronti del moderno, ad entrare nel quotidiano, attraverso la trasformazione dei cartelli stradali in opera d’arte riconosciute e disponibili. Un concetto di arte diffusa che ha fatto breccia nel pubblico fiorentino,e che lo ha fatto conoscere anche a chi del contemporaneo, solitamente, non vuole sentire parlare, nella sonnacchiosa città rinascimentale. Cosa di meglio allora se non il fiasco per sviluppare un0idea di pop art in stile mediterraneo? 6000 fiaschi a disposizione di chi li vuole comprare porteranno così la loro firma: sarà difficile che qualcuno poi ne beva il contenuto, è proprio il colore del vino a fare da sfondo ad un’opera che altrimenti rimarrebbe monca Credits cct-seecity.com

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