Una delle bottiglie simbolo per la maison, che decide di produrla dopo aver acquistato dei terreni nel territorio di Cramant. Quando era possibile chiamare lo Champagne “crémant”, indicando con questa parola il prodotto con mino pressione atmosferica, era un classico la dizione “Crémant di Cramant, essendo un territorio famoso, vocato per la produzione di uve bianche. Ecco quindi la decisionedi fare uno champagne che si distinguesse per la finezza e l’eleganza tanto che, con tecnica di marketing di altri tempi, fu deciso sin da subito di cambiare bottiglia, presentarla in un astuccio curato e consegnarla a mano. Oggi lo stile visivo si unisce a quello della degustazione: semplice, lineare, godibile.Alla vista di presenta di un colore paglierino, brillante, di bella luminosità. Il naso è colpito da un bagaglio aroamtcio nel quale svettano i sentori agrumati, di scorza di limone e pompelmo, per poi fare spazio a note floreali leggere, e sentori vegetali freschi, di menta. L’ingresso in bocca è lieve, non impetuodo, docile, con un’effervescenza sottile e diffusa. Il finale è continuo e di bella persistenza. 88
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