Oramai non le sopporta nessuno dei partecipanti: le presentazioni delle guide enogastronomiche, secondo uno schema classico hanno terminato la loro funzione. Non importa chi le edita, tutti cadono nel solito cliché che stanca i partecipanti, quasi sempre i premiati con famiglia e parenti, dà un contentino agli sponsor che possono utilizzare il microfono, ma di fatto prolungano l’agonia di chi vuole, in realtà, solo incontrarsi e scambiare due chiacchiere. Perché, di grazia, non assumere un regista che può fornire i tempi, i modi, i suoni più adatti per rallegrare l’allegra brigata e far terminare tutto in un’ora passata piacevolmente? Basterebbe imparare da altri settori come quello della moda, al quale il vino spesso si rifa, ma sembra che la liturgia classica, il rito ortodosso insomma, incontri successo in un’idea imbalsamata del settore. Ma ci pensate una guida che si presenta sotto la regia Pedro Almodovar? Che bello assistervi!

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