Una realtà dinamica e vivace quella dei Marchesi Antinori. Per una volta, non parliamo di vino ma della parte ristorativa, di quella Cantinetta situata in via Tornabuoni, nel palazzo di famiglia,  che cambia faccia, trasformandosi quasi da luogo familiare e frequentato da habitués, fiorentini e non, in un posto al passo con i tempi, senza perdere la propria anima, fatta di eleganza nella semplicità della proposta. Una eleganza riproposta con i locali gemelli a Zurigo, Vienna,  Mosca e Montecarlo. Mi ricordo che, da giovane studente della scuola alberghiera rappresentava il mito di ogni cuoco. Motivo? Chiusa sabato e domenica, agosto ferie, vacanze di Natale garantite, insomma, un paradiso per chi voleva fare una professione come quella del cuoco, senza dover andare in una mensa per ottenere tempi normali, per l’epoca, di vita sociale. Oggi tutto è cambiato, nemmeno chi fa lavori”normali” ha un orario classico e quindi ci si adegua. A febbraio ci sarà un bel rinnovamento, nel quale sono stati coinvolti i cuochi che già orbitano nella galassia Antinori della ristorazione. Si parte da Matia Barciulli, che prende le redini iniziali del lancio, con al fianco Matteo Gambi,l’attuale chef di Rinuccio 1880, che avrà il compito di gestire il nuovo corso. Intanto il ristorante sarà sempre all’interno della struttura in una nuova collocazione,gli spazi attuali saranno in parte adibiti a degustazioni dei vini della casa, con possibilità di assaggiare le vecchie annate. Si completa così un’attenzione particolare per una via, che ha visto “Procacci” , locale storico della stessa via, famoso per i suoi panini tartufati, riprendere vita e vigore una volta entrato a far parte della galassia della maison, con tanto di apertura a Milano. Grande attesa per una stagione che si preannuncia sul solco di quella antica riguardo alla proposta culinaria, fondata su elementi della tradizione rivisti in chiave moderna. A febbraio la risposta su cosa sarà

Categories:

I commenti sono chiusi