Concentrazione di eventi in questi giorni a Roma, prima Bush, poi le nozze Gregoraci Briatore hanno convogliato l’attenzione di un sacco di media. Ovviamente questi poveri tapini dovranno mangiare. sarebbe stato ideale, per Berlusconi, far cucinare a Filippo La Mantia per il capo di stato americano(perché? Indovinate su!) ma lui ha preferito un classico della cucina italiana: leggetevi il menu e poi commentate. Un vero genio della comunicazione è però Aneri, che riesce a piazzare i suoi vini ovunque sia possibile, ma soprattutto se li fa citare per ogni dove. E pensare che di solito nominare un vino sulla carta stampata viene subito indicato come marchetta sicura! Invece Giancarlo Aneri e la famiglia Lunelli per lo spumante Ferrari (casualmente lui era prima l’amministratore delegato)possono dove gli altri non osano. Non sarà perché il signor Aneri è lo stesso che ha inventato il premio “E'” di giornalismo? Comunque, qualunque PR che si rispetti lo dovrebbe vedere all’opera per capire come si fa questo lavoro!Stavolta però è stato servito anche un toscano come il Flaccianello della Pieve di Giovanni Manetti e la cosa non mi dispiace. Riguardo alla coppia che sceglie una chiesetta di provincia dove sposarsi, in maniera riservata e frugale(mi piacerebbe vedere il prete che li ha sposati:-))), non poteva che scegliere un menu prevedibile e noioso. Lo trovate sempre qui ma non eccitatevi, non è esattamente bombastico!
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