Venezia mi piace: può essere strapiena di turisti, troppo commerciale, con posti assurdi, dove vendono la pasta colorata a forma di falli, ma basta una camminata fuori orario per rimettermi in pace con la città lagunare. Mi ostino a non prendere vaporetti, mi voglio perdere tra vicoli e calli, con la speranza di trovare sempre il posto inaspettato, frequentato solo da veneziani(ma esistono ancora?), dove non si vendono pizza e melanzane alla parmigiana, ma i veri “cicheti”..l’ultima visita mi ha visto arrivare sul tardi e mi sono ostinato, malgrado la fame, a non cedere al primo negozio di pizza a taglio ma a trovare un bacaro vero. Arrivo al bacaro Risorto, vicino a Riva degli Schiavoni, due fratelli a gestire quella che potremmo definire l’archetipo del bacaro: che mangio? Fiore di zucca fritto, la crocchetta di patate, la polpetta di carne..sono lì in bella mostra, chissà perchè spero che me li riscaldi con un bel tuffo in olio bollente, e invece..disposti in bell’ordine nel piattino e riscaldati al microonde. Ordino il vino al bicchiere, mi siedo sugli sgabelli accanto alle botti e mi consolo, mentre la gommosità del fiore di zucca mi si attacca ai denti, guardando la varia umanità che popola il locale, con la gente che passa accanto sulla strada

Categories:

I commenti sono chiusi