Sembra non aver termine il periodo d’oro della ristorazione fiorentina, o perlomeno il periodo della grandi aperture: magari sarebbe utile capire quali sono quelle più durature nel tempo, ma per il momento conviene scoprire tutti i nuovi luoghi del gusto. La prima notizia è che Firenze è diventata una città di mare: mai stati così tanti ristoranti di pesce come in questo periodo: l’ultimo in ordine di tempo è I’Lisca a Porta al Prato, diretta emanazione de Lo Spuntino di Pesce a Santo Spirito. Un’inaugurazione che non è passata sotto silenzio è quella di Pescado, in via del Ponte alle Mosse, complice una campagna social estremamente spinta, che ha portato grandi aspettative e, come sempre accade  in questi casi, le delusioni si sono amplificate, tant’è che la pagina FB appare temporaneamente rimossa. Pur aperta da tempo, si è ancora parlato poco di Marina di Santo Spirito, dove opera Marina Tanini. L’apertura che tutti attendevano e che sta andando oltre le aspettative, di pubblico e di critica, è quella di Simone Cipriani e il suo Essenziale: nessuna inaugurazione,  direttamente aperto la prima sera e una serie di piatti assolutamente non convenzionali che stanno mostrando una strada indubbiamente nuova in cucina. Ancora pochi giorni ed inaugurerà Olivia in piazza Pitti, locale che vede proprio la consulenza di Cipriani: creatura della famiglia Gonnelli, del frantoio di Santa Tea, avrà come protagonista l’olio extravergine di oliva nei suoi diversi utilizzi.  “Waiting for the chef” è lo  Chalet Fontana, un luogo che non sembra avere mai pace: dopo un lungo periodo di ristrutturazione, la cucina era stata affidata, ancor prima dell’apertura, ad Alessio Morelli, che dopo pochi mesi dall’inaugurazione, ha lasciato per aprire il suo locale a San Martino alla Palma, vicino a Scandicci, dove c’era il ristorante Il Fico, con il nome che ricorda la sua prima creatura fiorentina, Artegaia. Dopo di lui Pietro Vattiata, chef siciliano che si è fatto conoscere al ristorante Blu di Pisa, per poi arrivare in questo locale, che ha poi abbandonato per diventare lo chef del ristorante Portofino di viale Mazzini. E’ durata poco la stagione del ristorante Madame Bistrot in via Pisana, che ha chiuso i battenti per riaprire come Dissapore ristorante, gestito da una coppia giovane ed appassionata. Sulla stessa via, sembra, ma ancora da confermare, che ci sia stato un cambio di gestione della storica pizzeria Vico del Carmine, famosa per essere stata una delle prime, a far conoscere la pizza napoletana a Firenze .Un po’ in sordina ma ora pronto per il grande salto è il ristorante “Al 588” del relais Borgo i Vicelli, che vede ai fornelli lo chef Andrea Perini. Incuriosisce la cucina proposta dalla chef nipponica Saeko Okada al Dolce Vita Bistrot di piazza del Carmine, mentre si rimane in attesa dell’apertura, prevista per il 2017, della “Tlattolia” di Simone Bernacchioni, a curare attualmente la cucina del ristorante Quinoa. E’  un bel regalo andarsi a rivedere il ristorante La Loggia al piazzale Michelangelo, la cui gestione è affidata oggi alla famiglia Caprarella, dove sono previste belle novità per il prossimo anno. Al ristorante Florian di via del Parione, comincia a farsi notare Massimiliano Catizzone, con una cu!cina creativa legata al pesce : è diventato anche il team manager della squadra dei cuochi che vuole partecipare alle Olimpiadi della cucina e che vede come capitano Fabio Bianconi, attualmente titolare della cucina del ‘321, ristorante gourmet all’interno della struttura del Fosso Bandito alle Cascine. A Serpiolle ha cambiato Lo Strettoio, per anni condotto da Pedro de Vito ed Elisabetta Piazzesi , ed ha passato la mano anche l’Hosteria di Mosciano, a Scandicci. Insomma c’è da divertirsi a provare tante nuove soluzioni!

Credits photo firenze-online.com

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