Il problema vero era riuscire ad incontrarla da sola. Lui era molto che la corteggiava, in maniera discreta e senza far trasparire niente: doveva mantenere un certo contegno e “non era cosa” lasciarsi andare in pubblico. Passava spesso davanti a dove lei si trovava, la guardava, chiudeva gli occhi e si immaginava il momento in cui potevano rimanere da soli, faceva molte fantasie al riguardo, ma cercava sempre di essere all’aperto, in strada, per non perdere il controllo delle sue azioni. Il ricordo di lei, di quando si erano frequentati anni addietro, era ancora vivo, una sorta di ferita aperta che lo faceva soffrire: era totalizzante, un incontro , prendeva il corpo e l’anima. Viveva nel ricordo del suo odore violento, quasi oltraggioso, ma che dalle narici si infilava nello stomaco e lo faceva beare; lei riusciva a farlo sciogliere, a darsi con tutto se stesso, grazie alla sua estrema disponibilità, il suo essere lasciva, appena debosciata, sicuramente debordante, pur non mostrando esternamente tutto questo fuoco che le cova dentro. Basta conoscerla però, un po’ piùa fondo, per trovare questo paradiso. L’emozione era potente, lui godeva senza pari nel rapporto con lei, l’aveva dovuta abbadonare per cause che non dipendevano dalla sua volontà, e ora che poteva tornare a frequentarla, lui sperava che lei fosse sempre pronta ad attenderlo. Il suo approccio non sarebbe stato “politically correct” ma brutale, anhe a lei piaceva quando era diretto, senza tanti fronzoli, va bene la corte a distanza, ma poi da soli, basta con le smancerie, sapevano bene entrambi perchè si sarebbero incontrati. Finalmente il gran giorno arrivò ed andò come lui aveva previsto: la spogliò, iniziò a leccarla emettendo mugolii dipiacere e finalmente l’affrontò senza ritegno: la zuppa inglese dopo la dieta!Creits blog.libero.it/katkik
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