La partenza deve essere all’alba se non si vuole diventare stressati da file in autostrada, file sulla via che porta alla Fiera, file per il parcheggio. L’inizio della giornata potrebbe diventare un documento programmatico dei 4 giorni di fiera, dove la coda è una costante fastidiosa come la sabbia negli slip in agosto ma, come sempre, ci si adatta in maniera paziente. Per chi ama essere alternativo, potrebbe essere utile mettere nel bagagliaio una bicicletta di quelle richiudibili:  può andare dall’albergo al centro fieristico senza doversi alzare all’alba. purché abbia trovato una stanza in città. Che poi, sei si tratta di una sola camera e per una sola notte, conviene aspettare le disdette dell’ultimo minuto più che combattere con chi prenota l’albergo un anno prima. Altrimenti è divertente provare l’emozione di percorrere anche 50 o 60 chilometri prima di andare a letto, senza scordarsi di farne altrettanti per cenare: il Vinitaly fa compiere azioni che normalmente sarebbero sconsigliate a persone dotate di senno. Una volta accettato tutto questo, diventerà un divertimento “immergersi” letteralmente nel vino per 4 giorni, incuranti di quanto accade nel mondo esterno, degustando dalle 9 alle 19 per poi dirigersi per l’aperitivo in città, salvo poi concedersi una cena dove sarà indispensabile degustare quanto più vini possibili. Facile comprendere come un compagno di avventure astemio sarebbe la persona giusta da avere accanto, spedito durante il giorno a visitare le bellezze artistiche della città per poi farsi recuperare alla sera. Vinitaly è un rito che si ripete uguale a se’ stesso tutti gli anni, con  le solite lamentazioni ma ne esce sempre particolarmente rafforzato. Aspettatevi così una lunga cronaca puntuale di questi giorni!

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